Con la chiusura dei musei negli ultimi mesi diventa più che mai necessario poter godere dell’arte in un ambiente sicuro. Rotterdam è in questi mesi la città perfetta non solo perché è la città più verde dei Paesi Bassi, con grandi parchi e più alberi che abitanti, ma anche perché espone permanentemente un’importante collezione di sculture all’aperto di famosi artisti come Henri Laurens, Auguste Rodin, Paul McCarthy, Pablo Picasso o Henry Moore. Una grande vetrina artistica a cui quest’estate si affiancano importanti artisti olandesi di grande fama come Florentijn Hofman, o Atelier van Lieshout.
Il primo importante progetto di sculture all’aperto in città durante l’estate è “Let’s Get Physical“, dello studio Atelier van Lieshout, famoso a livello internazionale per le sue installazioni critiche e per i suoi oggetti e corpi scultorei che si muovono tra arte, design e architettura. Let’s Get Physical è un percorso di 30 grandi sculture all’aperto dislocate in dodici luoghi diversi della zona industriale di Merwevierhaven, nella parte orientale della città. Let’s Get Physical’ espone una vasta gamma di opere di van Lieshout, dalle sculture figurative in poliestere agli oggetti astratti in acciaio. Ma soprattutto è una celebrazione dell’arte all’aperto per goderne con gli altri in un ambiente sicuro.
Let’s Get Physical’ inizia all’Atelier van Lieshout Mundo Sculpture Park che funge da base di partenza con un’installazione in evoluzione, con The Technocrat (2003), un complesso circuito chiuso di cibo, alcol, escrementi ed energia, in cui i rifiuti dell’umanità – e l’uomo stesso – vengono utilizzati come materia prima per la produzione di biogas. A seguire Alcoholator (2004), una scultura per produrre migliaia di litri di liquore ogni giorno per mantenere docili e felici i partecipanti al Technocrat. Milkman (2015) si trova invece presso la nuova e innovativa Floating Farm, la prima fattoria galleggiante al mondo per mucche e The Sower (2018) nel giardino Voedseltuin; una fondazione che coltiva frutta e verdura biologica per il banco alimentare di Rotterdam. La nuova scultura Utopia (2020), un prototipo di robot-guerriero, fa da guardia a uno degli ingressi di M4H. Altre opere sono esposte in questi luoghi tra cui Weelde, Keilecafé, De Voedseltuin, Keilewerf, Stichting Dakpark e diversi luoghi accessibili al pubblico.
Una volpe gigante dell’artista Floentijn Hofman
Il secondo importate progetto è “Bospolder Fox“(la volpe di Bospolder)
Frans Hanswijk and courtesy Studio Florentijn HofmanE questo il nome dell’ultima opera di grande formato di Florentijn Hofman, artista noto a livello internazionale per le sue gigantesche papere gonfiabili di gomma che galleggiano nelle acque di tutto il mondo, per il suo enorme ippopotamo che naviga sul Tamigi o per la sua grande scimmia brasiliana fatta di 10.000 scarpe infradito. L’artista, che concepisce le sue opere come se fossero dei veri e propri giocattoli, ha lavorato ancora una volta su formati giganteschi con i quali l quale animare lo spettatore. Questa volta si tratta di un’enorme volpe, la “Bospolder Fox”, alta 10 metri e lunga 16 metri, che fa parte del progetto di rivitalizzazione dell’area commerciale di Schiedamseweg, commissionata dal Comune di Rotterdam per arricchire la sua collezione di sculture all’aperto. La volpe deve il suo nome alla sua posizione (Bospolder-Tussendijken) ed è un omaggio alla natura e alla città, ricordando l’antica identità di questa zona ricca di foreste, polder e dighe.