In Frisia e a Groningen da collinette artificiali a dighe

Nella parte settentrionale dei Paesi Bassi, lungo la costa, si trovano centinaia di testimonianze di un antico passato: si tratta di ‘terpen’ (in Frisia) e ‘wierden’ (a Groningen), collinette artificiali costruite dall’uomo quando ancora non esistevano le dighe per proteggersi  dall’implacabile impeto del mare. Qui l’estremo settentrione dei Paesi Bassi era, nel primo Medioevo, il cuore pulsante dell’economia del Mare del Nord. Molte collinette artificiali si sono espanse fino a diventare pittoreschi villaggi, con bellissime chiese, case storiche e fattorie: oggi caratterizzano il panorama del Paese d’Europa che più legami ha avuto, da sempre, con l’acqua e col mare.

Un tempo, a Groningen dovevano esservi più di 1000 collinette artificiali. Dopo la costruzione delle dighe sulla costa del Wadden, divennero superflue, e vennero quindi rimosse. Ne sono rimaste alcune decine, fra cui Ezinge, un tesoro archeologico. In questo luogo sono stati fatti tanti ritrovamenti archeologici che si possono vedere al Museo di “Wierderland”.

Una gita nella zona delle colline artificiali

Il percorso fra le collinette artificiali fa parte del Patrimonio mondiale UNESCO del mare Waddenzee. Si passeggia lungo un percorso di una ventina di chilometri dove per secoli l’acqua è penetrata nelle pianure. Il percorso porta anche alla collinetta artificiale più alta d’Olanda  (e persino della Germania) che si trova in Frisia centrale. Con 8,8 metri di altezza (una casa di tre piani), la collinetta di Hogebeintum è unica. La salita è ovviamente breve, ma la vista che si domina è speciale. Dopo aver respirato l’aria del Mare del Nord, conviene approfondire la storia del villaggio, entrare nella pittoresca chiesa e quindi visitare un mulino molto famoso, perfettamente restaurato, a breve distanza da “Hogebeintum”: “De Hogebeintumermolen”

https://hollandnationalparks.com/it/cosa-fare/tenere-la-testa-fuori-dallacqua-con-le-collinette-artificiali