Una linea di difesa nell’estremo nord
Visitando la zona del mare di Waddenzee, all’estremo nord dell’Olanda, le tracce di battaglie e guerre sono visibili ovunque. Qui sono infatti state costruite opere di difesa e combattute diverse battaglie. I Wadden si trovano in una posizione strategica già nota ai romani e ai vichinghi. Come Napoleone, i tedeschi erano molto interessati alla posizione strategica della regione del Waddenzee, così costruirono bunker in tutta la zona. Bunker che facevano parte dell’ ”Atlantikwall”, una linea di difesa lunga oltre 5000 chilometri, edificata tra il 1942 e il 1945 per prevenire un’invasione alleata via mare. Contrariamente a quanto suggerisce il nome, non si tratta di un muro, ma di una linea composta da singoli punti di appoggio: i bunker, appunto. Molti di questi hanno superato decenni di intemperie e di abbandono, e oggi sono diventati luoghi di interesse. Una visita al complesso di bunker sull’isola di Terschelling offre uno sguardo molto interessante sulle battaglie combattute nelle isole Wadden e sul modo in cui l’esercito tedesco ha scavato questi dispositivi di difesa. Per sapare cosa ha significato la Seconda Guerra Mondiale per i Wadden è opportunbo visitare l’”Atlantikwall Centrum” di Huisduinen, vicino a Den Helder. In questo ex edificio amministrativo, che nella seconda guerra mondiale serviva come officina di artiglieria, le storie di guerra vengono raccontate da diverse prospettive: sia gli abitanti di Den Helder che i soldati tedeschi raccontano quello che hanno vissuto sulla propria pelle.